Intro
Gm F A# Eb
[Verse]
Gm F A# Eb
Era il tempo delle biciclette, dei furti nei campi di pannocchie
Gm F A# F
delle estati infinite dei ghiaccioli e delle gite.
Gm F A# Eb
Gm F A# Eb
Era il tempo dei compiti copiati nell’ora della ricreazione,
Gm F Dm Eb
delle risa incontrollate davanti al professore.
Gm F A# Eb
Era il tempo di quel tempo che va con il rallentatore
Gm F A# F Eb F
A il motorino un’astronave per portarci fino al mare
[Chorus]
A# F Gm Eb A# F Gm Eb
Dimmi scrivi ancora le poesie, ti ricordi la vergogna, io, nel leggerti le mie
A# F Gm Eb A# F Gm
Dimmi come sta la tua chitarra, le volevi proprio bene,
Eb F Eb
io nonostante tutto la suono ancora male
Gm F A# Eb
[Verse]
Gm F A# Eb
Era il tempo delle passeggiate, di Roma di notte e delle strade
Gm F A#
e dell’alba che si aspetta e in due una sigaretta.
Gm F A# Eb
Era il tempo della sala giochi e in tasca mille lire,
Gm F Dm Eb
le giacche messe a terra e tutti intorno ad un pallone.
Gm F A# Eb
Era il tempo di quel tempo che lo stereo era un cannone,
Gm F A# F Eb F
su il volume e il mondo fuori poteva anche finire.
[Chorus]
A# F Gm Eb A# F Gm Eb
Dimmi l’hai capito poi il migliore fra Kant e Schopenhauer,fra Zagor e Dylan Dog
A# F Gm Eb A# F Gm
Dimmi l’hai vista poi Parigi ce l’hai portata lei
Eb F Eb
mi è successo di incontrarla è ancora bella come mai.
Eb Cm Eb Cm
Ora il tempo corre e non ti guarda e chissà da te da dove arriva il vento?
A# Gm G7
Qui da allora spesso è mare mosso, io come sempre annuso l’aria e faccio quel che posso.
C G Eb F C G Eb F
Dimmi scrivi ancora le poesie, ti ricordi la vergogna, io, nel leggerti le mie
C G Eb F C G Eb F
Dimmi l’hai capito poi il migliore fra Kant e Schopenhauer,fra Zagor e Dylan Dog
C G Eb F
Dimmi